Strumenti

Giuseppe Antonio Rocca, cc. 1850

In questo numero abbiamo l’onore di presentare uno strumento veramente notevole, il cui autore può essere a ragione considerato uno dei liutai più importanti dell'800 per quanto riguarda la costruzione dei contrabbassi. Di stile molto personale, lo strumento è costituito da un fondo a pezzo unico in pioppo, a venatura larga - si notino i bellissimi anelli della sezione di taglio -, da una tavola in abete e dal riccio in acero su modello autonomo che muove però da una concezione classica italiana dello stesso. A tal proposito si ricordi che il Rocca, discepolo di Pressenda, aveva avuto modo di studiare sulle forme dello Stradivari e del Guarnieri, a cui fanno preciso riferimento i suoi primi lavori. Caratteristica principale poi, che rappresenta la vera peculiarità dei lavori del Rocca, è la vernice di colore giallo ambrato. Il restauro parziale, operato dal M.° Scaramelli, a cui è stato sottoposto lo strumento, in seguito ad un cedimento della catena che ne ha comportato la sostituzione, ha messo inoltre in rilievo un’altra peculiarità dei lavori di questo Maestro piemontese, ovvero il caratteristico timbro interno “G.R.”, applicato su varie sezioni interne. Per il resto, il contrabbasso, che appartiene al Conservatorio di Trieste, si presenta in ottimo stato di conservazione.

Tavola Armonica - Interno
Etichetta
Cassa - Interno
Particolare Interno

Corpo: 116 cm.

Fasce: 22 cm.

Diapason: 62,5

Lunghezza f: 24,5 cm.

Distanza occhi superiori f: 17,2 cm.

Fronte
Retro
Riccio
La pubblicazione di queste foto è stata autorizzata dalla direzione del Conservatorio di Trieste.

Si ringrazia il Conservatorio di Trieste, il Direttore M.° Massimo Parovel per la gentile concessione ed il M.° Sergio Scaramelli per il servizio fotografico.