Cd/Dvd

Fifteen variations on the theme of life

Kletzmerata Fiorentina:

Igor Poletsitsky - Violin
Riccardo Crocilla - Clarinet
Francesco Furlanich - Accordion
Riccardo Donati - Double Bass

 

1 - Var. I in the beginning...

 

2 - Var. II git azoy... and it was good

3 - Var. III dobryden’ dobranoch’

 

4 - Var. IV a time to weep and a time to laugh

5 - Var. V ...and a time to dance

 

6 - Var. VI for everything there is a season

 

7 - Var. VII sadness of countenance and the glad hea

 

8 - Var. VIII the labor of fools

 

9 - Var. IX much wisdom, much grief and the circuits

 

10 - Var. X hopke

 

11 - Var. XI michateneste

 

12 - Var. XII oy, tate! (oy, daddy!)

 

13 - Var. XIII 7:40 – catch that train

 

14 - Var. XIV the silver cord

 

15 - Var. XV zai gezunt (farewell

Che cosa significa Klezmer ? “Klezmer non è tanto un repertorio o uno stile musicale quanto un atteggiamento di libera adesione alla musica e alla vita in tutti i loro aspetti: gioia e dolore, ironia e sentimento. Questi "ingredienti" vitali non sono mai separabili tra di loro e non si può chiudere la porta ad uno di essi senza escluderli tutti. La musica Klezmer è "musica dell'anima". Essa viene da un'interiorità profonda, e vuole raggiungere il cuore.” - da http://www.klizemer.it/OldKlizemer/klezmerdoc.html -.

Tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale l’etnomusicologo Moshe Beregovski raccolse tra la popolazione dell’Ucraina centinaia di melodie, canti popolari e pezzi strumentali appartenenti alla tradizione degli ebrei russi, costituendo una monumentale opera di trascrizione e conservazione di un patrimonio che trova la sua origine nella notte dei tempi; un patrimonio che è possibile oggi consultare grazie alla pubblicazione della Syracuse University Press, dal titolo Old Jewish Folk Music: the Collections and Writings of Moshe Beregovski.

E’ proprio da questo repertorio che prende le mosse quest’interessantissimo cd, registrato dal vivo nella villa rinascimentale Il Poggiale presso la località di San Casciano Val di Pesa (Fi), ad opera della Klezmerata Fiorentina, guidata dal violinista Igor Polesitsky, Prima Viola dei Maggi Fiorentini, la cui infanzia passata a Kiev presso la famiglia di origine ebraica, ha tracciato un segno indelebile nella memoria, ed un fortissimo senso d’appartenenza culturale che nemmeno le diverse esperienze musicali portate avanti negli anni hanno scalfito. Ad accompagnarlo in questo viaggio nella tradizione Yiddish alcuni musicisti, compagni d’orchestra, di primissima scelta: Riccardo Crocilla, Primo Clarinetto del Maggio Fiorentino, Francesco Furlanich, fagottista orchestrale di professione, qui nella veste di fisarmonicista, ed, infine, Riccardo Donati, Primo Contrabbasso. Ciò che stupisce, non solo noi, ma anche lo stesso Polesitsky, come riporta nelle note introduttive, è l’assoluta facilità con cui questi compagni sappiano immedesimarsi in un repertorio così vivamente legato ad una tradizione culturale lontana, pur essendo chiamati ad un’operazione che va al di là della pura esecuzione, data la natura essenzialmente improvvisativa delle melodie affrontate. Una performance live che ha particolare significato nella ricontestualizzazione dei temi in un’atmosfera più consona alla società moderna. Un cd permeato di un sentimento di nostalgia che si pone nel mezzo tra un gioioso ricordo di ciò che fu, ed una sofferta consapevolezza di quello che dolorosamente è seguito. Un’opera che si spinge ben oltre la mera operazione folkloristica, assumendo chiare e significative valenze etnomusicologiche ed antropologiche. Un interessantissimo punto di vista sull’interpretazione di un patrimonio artistico di valore universale, perché, benché appartenente alla tradizione ebraico-russa, il vero filo conduttore dei brani è “la condizione umana, nella sua incredibile varietà e complessità”.

Riccardo Valsecchi