Un Bacio Solo
Terhuiko Saito
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1 - La Plus que Andante - J. YOKOYAMA |
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2 - Concerto in La min per cb e pf (trascriz.) - G. F. HAENDEL |
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3 - Melodia - G. BOTTESINI |
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4 - Guardami ancora - G. BOTTESINI |
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5 - Un Bacio Solo - G. BOTTESINI |
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6 - Un Bouche Aimee - G. BOTTESINI |
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7 - Concerto in Si min per cb e orch - G. BOTTESINI |
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8 - Suite n.1 in SOL magg - J.S. BACH |
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Un cd per tutti: appassionati e interpreti, ‘tradizionalisti’ e ‘progressisti’, contrabbassisti e non. Un bacio solo raccoglie ‘nuove pagine’ di repertorio mettendole accanto ad altre ormai ‘classiche’ per contrabbasso.
La Melodia, per contrabbasso e pianoforte, e le tre ‘Romanze’, per pianoforte, contrabbasso e voce, tratte da un’unica raccolta, voluta dal compositore stesso e rimasta inedita, sono solo alcune delle tante originali liriche cameristiche che Bottesini ha scritto. In questi brani, più che altrove, traspare il vero nostalgico sentimentalismo dello stesso autore del Concerto in si minore, di cui possiamo ascoltare la personale versione del solista Teruhiko Saito.
Con larghi respiri e trattenimenti, specie nella cadenza, dove i valori raddoppiati precedono tempi originali, il contrabbassista porta avanti coerentemente la sua idea, mostrando una nuova possibile interpretazione del noto pezzo.
Composta ed elegante è l’esecuzione del Concerto in LA minore di Haendel in cui Saito svela ancora un altro aspetto del suo stile che, inconfondibile, emerge, chiaramente e completamente, nella Suite in SOL di Bach.
La vera grande novità del cd è il pezzo di J. Yokoyama, La plus que Andante, interpretato egregiamente dal solista. Come precisa lo stesso autore, il titolo è ripreso dalla famosa composizione di Debussy, La plus que lente, ma al contrario di quest’ultima il termine ‘Andante’ non nasce tanto in riferimento all’opera in sé ma deriva dall’andatura di un porcellino [sic!].
L’idea ispiratrice del breve componimento infatti sarebbe scaturita proprio dall’incontro tra l’autore ed un simpatico ed irrequieto porcellino ed in particolare da un episodio. Un giorno, il ‘grazioso’ animale dalla piccola ‘coda scodinzolante’ (“wagging tail”) incontra altri due amici, un grosso cane e un piccolo cagnolino vivace e festaiolo (“a big gentle dog and a little yappy dog circling excitingly”), e ne succedono delle belle.
Il brano è di grande interesse e molto originale in quanto si presenta come descrittivo della suddetta scena. Una peculiare citazione ‘colta’ si può ascoltare subito, all’inizio, dove, dopo un trillo, sono chiaramente riconoscibili le prime battute del Valzer op. 64 n. 1 di Chopin, la cui esecuzione viene interrotta, quasi bruscamente, dall’entrata in scena del simpatico animaletto che si identifica benissimo in quello che l’autore chiama the theme of the piggy’s walk di carattere giocoso e vivace e in contrasto con il secondo tema più disteso e cantabile. Entrambi i temi, ripresi più volte dal contrabbasso spiritoso e fantasioso di Saito, ritornano in una sorta di ‘ripresa’, dopo un episodio centrale di ‘sviluppo’ in cui il pianoforte gioca con cambi di registro (grave per il grosso cane e registro acuto per il piccolo) insieme al contrabbasso-porcellino.
Sempre per il riferimento a Debussy, Yokoyama raccomanda di non cercare influenze francesi nella sua musica anche se in realtà…
Silvia Mattei |