Nato il 13-01-1879 a Pizzighetone, in provincia di Cremona, fu iniziato giovanissimo al lavoro del legno dal padre ebanista. Nel 1903 si trasferisce a Milano, dove comincia a maturare la passione per la liuteria, collaborando al restauro di alcuni strumenti sotto la guida di Romeo Antoniazzi. In seguito apre un proprio laboratorio, conseguendo notevoli riconoscimenti, tra cui la medaglia d'oro al Concorso Nazionale di Liuteria di Roma del 1920; partecipa come espositore alla Fiera Internazionale di Cremona del 1937. Fece moltissimi strumenti, principalmente su modelli di Stradivari, G.B. Guadagnini e Amati, liberamente interpretati. Abile affarista, commerciante ed intenditore di strumenti antichi, destinò gran parte della sua produzione all'estero, in particolare all'Inghilterra, dove aveva stretti rapporti commerciali con la ditta Boosey e Hawkes. Oltre a strumenti moderni, si distinse per la realizzazione di copie sapientemente antichizzate. Tra i suoi allievi e collaboratori figurano F. Garimberti, P. Paravicini e N. Novelli (suo nipote). |