Il Contrabbasso, Novissimo manuale Semiserio
di Alfredo Trebbi - prefazione a cura di Giovanni Bottesini
In occasione della riedizione del Manuale semiserio di Alfredo Trebbi, la redazione di XBass.org ha pensato di realizzare un’intervista all’autore. Dal momento che non si trattava di intervistare un “semplice” autore ma di “Alfredo Trebbi”, la questione si rivelò subito in tutta la sua complessità. Tuttavia siamo riusciti ad ultimare l’intervista grazie all’intervento in extremis di un personaggio a tutti noi molto caro che ha risollevato la situazione!
Per sensibilizzare tutti i lettori alle fatiche a cui si sottopongono i redattori di XBass.org voglio raccontare in breve come sono andate le cose.
Un giorno mi telefona il nostro editorial director Riccardo Valsecchi:
"Pronto Silvia c’è da fare l’intervista al M°. Trebbi e devi pensarci tu".
"Trebbi? Perché proprio io? Ma possibile che i lavori più ingrati toccano sempre a me? Lo sai poi che io ho paura di Trebbi...girano certe voci…"
"Silvia, non si discute pensaci tu! E poi io ho da fare: sono indietro con i montaggi, devo chiamare Stoll...ora vado di fretta…sbrigati a farmi avere l’intervista!" “Clik”
L’idea di dover andare dal M° Trebbi non mi andava proprio giù, così pensai di chiedere ad Alberto Bocini, in qualità di direttore artistico.
"Ciao Alberto potresti andare da Trebbi per…"
"Trebbi? No, no! io ‘un cho tempo! cho dda ffare… pensaci tu, pensaci tu che sei brava!".“Clik”
Dopo il no di Alberto mi venne in mente che il caro e gentile Maestro Franco Petracchi mi avrebbe certamente potuto aiutare. E così provai a chiedere a lui.
"Maestro Petracchi avrei bisogno di una cortesia…"
"Certamente Silvia, dimmi pure"
"Le andrebbe di intervistare il M° Trebbi in occasione del…"
"Cosa dovrei fare? Trebbi? Non lo voglio nemmeno sentir nominare! Se solo prova ad avvicinarsi a casa mia lo faccio intervistare dai miei cani lupo!". “Clik”
Nonostante il no di Petracchi non mi persi d’animo, potevo ancora contare su una lunga lista di illustri amici contrabbassisti; e così cominciai a telefonare.
Ecco in breve le loro risposte:
Ettorre: "Chi dovrei intervistare? No, non lo conosco…non l’ho mai sentito questo Trebbi!"
Sciancalepore: "No, mi dispiace ma per principio mi rifiuto di intervistare i vegetariani!"
Botto: "Dovrei prima leggere il libro…e non ho alcuna intenzione di farlo!"
La lista delle persone interpellate potrebbe continuare…ma mi fermo qui onde evitare di riportare parole volgari e scurrili.
Dunque mi feci coraggio e andai a casa del M° Trebbi.
"Salve Maestro sono venuta per l’intervista…"
"Vieni, Silvia, entra pure, ti aspettavo…"
La stanza era oscurata, al centro c’era un tavolo con una candela accesa ed una foto di Bottesini. Il maestro mi invitò ad accomodare proprio a quel tavolo e si sedette di fronte a me.
"E così" disse "tutti si sono rifiutati di intervistarmi, vero?"
Io rimasi in silenzio, ormai terrorizzata…visto l’ambiente tetro!
"Ma io a questo punto li farò morire dall’invidia perché a fare l'intervista sarà il più eccelso contrabbassista mai esistito!... e tu, Silvia, mi aiuterai…chi meglio di te?"
"Maestro, ma cosa intende fare? "
"Insieme rievocheremo lo spirito di Bottesini e tu farai da medium! Poni le mani sul tavolo!" (restammo in silenzio per qualche minuto, poi, il Maestro bisbigliando)
"Senti questo strano suono?".
"Ehm…le mie mani sono sul tavolo, Maestro, ma le sue dove sono??? "
"Silvia cara, non senti anche tu questo suono? "
"Nessun suono, piuttosto sento come una mano sopra la gamba…!?!"
"Davvero? Sarà senz’altro lo spirito che si manifesta! "
"Non è certamente lo spirito di Bottesini, sembra piuttosto quello di qualche satiro libidinoso…sarà il caso che dica allo spirito di rimettere le mani a posto… "
"Ehm..Già, già, bene, bene. Procediamo. Spirito di Bottesini, se ci sei batti un colpo! "
(ancora silenzio)
"Ti invoco, nel nome di Petracchi, o spirito, se ci sei batti un colpo! "
(si ode in lontananza il suono di una tarantella che si avvicina lentamente, poi un gran botto. Infine io strabuzzo gli occhi e inizio a parlare con voce cavernosa)
"Chi osa disturbare l’illustre Bottesini? Imperocchè? "
"Mmm-mmm-maestro, è proprio lei? sono Alfredo Trebbi, que… que… quello dd-ddd-dd-dd- del mm-manuale sem… "
(ululando)
"Tuuuuuu! Disgraziato!"
( un terribile tuonare di suoni bassi fa tremare i mobili e folate di vento fanno sbattere le finestre)
"Maestro, vvisto ch-ch-che mi aveva già fatto la pree-ee-eefazione, pensavo… anzi, Bocini pensava… "
(Contorcendosi dalla rabbia)
"Luuui! Bocini? Mascalzoooone! "
"Maestro, non si adiri: pensavamo che mi potesse intervistare per Xbass…"
(sempre più incazzato)
"Ma non poteva farlo qualcuno dei tuoi colleghi, scansafatiche che non sono altro? A lavorare alle miniere li manderei, altrochè gavotte e tarantelle! (Spazientito) Mostrami suvvia la nuova edizione del libro (Trebbi gli allunga una copia, il Maestro la guarda con attenzione, si tocca il pizzetto). Mhh. Mmmh… Però, oh oh! ci ho gusto davver! (Continua a leggere, ride.) Ohibò! Interessante, molto interessante… (sfoglia le pagine, si sofferma, torna indietro…) E sia! Ti farò dunque l’intervista, scapestrato discendente, anche se non lo meriti!"
"Grazie! Grazie! Allora… se vuole iniziare con le domande…(dal piano soprastante si ode un suono come di uno spostamento di mobili che si trascinano sul pavimento) Chi suona il contrabbasso di sopra? Fate silenzio! (…) Inizi pure, Maestro"
"Orbene Trebbi, dovrà parer alquanto strano a chi tratta il contrabasso, e per vero anche a me, il ritrovarla ancor qui dopo lunghi anni col suo manuale; eppertanto sarà oltremodo profittevole se lei volesse spiegare a noi altri la cagion pe’ la quale ha ritenuto vantaggioso il suo rifiorire, allor forse cesserà la sorpresa! "
"Beh Maestro, Le dirò che ero stato tentato all’inizio di lasciar tutto com’era… Ma poi, di fronte a tutto il nuovo materiale che avevo, le esperienze fatte in dieci anni, tutto sommato ho pensato valesse la pena di fare dei cambiamenti…"
"Ah, giovin ardito, di questo ve ne do riscontro! Epperò lei non pensò a tutti coloro che già in passato lessero il libro avegnacchè l’acquistarono! Che penseranno essi stessi? Non mi paja questa una azione siffatta nobile come m’attenderei da un animo gentil di contrabassista".
"Giusta osservazione. Tuttavia, mi permetta, illustrissimo maestro: dal 1997, anno in cui è uscito il manuale, io ho cambiato tre computer, perché ormai diventati obsoleti. La spesa per ognuno di essi è stata di 1000 euro… Ora, se mi permette il paragone, a chi ha già speso 15 euro per la prima edizione e si trova nel dilemma di dover investire di nuovo una somma per la nuova versione, io suggerirei di dare prima un’occhiata al contenuto e poi stabilire se realmente ci sono cambiamenti tali da giustificare un nuovo acquisto"
"Adunque cosa ne pensa lei, devesi o no?"
"Oltre a tutte le precisazioni e puntualizzazioni sparse qua e là, ci sono capitoli rifatti, come quelli sull’intonazione, lo yoga, il fraseggio… inoltre una nuova appendice, intitolata Lo zen e l’arte di insegnare ad imparare, di oltre 40 pagine, in cui si parla di come studiare e soprattutto come valutare i risultati del proprio studio. Per finire, un CD allegato, che contiene una base per esercitarsi sull’intonazione, ma non solo: chi avrà la pazienza di leggere le istruzioni per l’uso vedrà che si tratta di un esercizio che ha lo scopo di risvegliare la coscienza uditiva e percettiva, di allargare la nostra percezione in tutte le direzioni… Mi sembra ci siano ragioni a sufficienza per giustificare una riedizione!"
"Concordo, caro Trebbi, giacchè l’edizione precedente mi piacque e per vero spero di trarre altrettanta ricreazione e maggior sorpresa dalla nuova. Sicchè lei denuncerebbe il vecchio modo di approcciar l’istromento?"
"Bisogna vedere cosa si intende per vecchio modo! Gli insegnanti del passato erano all’avanguardia per i loro tempi, e per questo oggi noi li ricordiamo: gente che si dava da fare per i propri contemporanei. Insomma, per come la vedo io questi metodi sono veri e propri manuali d’uso: spiegano come si inizia, come va tenuto l’arco, come fare una diteggiatura… Tutto questo ha un eccezionale valore storico, per capire come si imparava e si suonava cento anni fa. Ma è un modello che non può essere imitato nel 2007, altra gente, altre coscienze, grandi cambiamenti sociali, tecnologici… I principi tramandati devono essere sempre sottoposti a severa e lucida analisi critica, allo scopo di introdurre elementi di novità nello studio della musica e dello strumento. Il Suo Metodo, Maestro Bottesini, resterà sempre un grande punto di riferimento per tutti i contrabbassisti, e ad esso vanno tributati grandissimi onori: grazie a Libri come il Suo noi siamo potuti arrivare fin dove ci troviamo oggi…
"Son ben grato di sentir queste parole!...più che di udir certe tarantelle!"
"…ma abbiamo anche l’obbligo di guardare avanti, sperimentare, scoprire: tutto si evolve, continuamente. "
"A tal proposito, lei ritiene che lo yoga avrebbe potuto esser giovevole per li miei malanni o imperocché applicar a l’arte mia?"
"Io credo di sì. Sempre in giro per il mondo col contrabbasso in spalla: chissà che mal di schiena! Sicuramente non avrebbe potuto suonare in modo migliore, ma si sarebbe sentito meglio nel suonare…"
"Assai bizzarra mi pare la dicitura sul CD: di che tipo di diritto d’autore si tratta?"
"Non è un diritto d’autore, è un suggerimento a quanti meditano di masterizzarlo: il CD è protetto da un terribile malefizio cui chiunque lo copia si esporrà. Sette anni di sfiga tremenda (nel senso etimologico del termine: sfiga = mancanza o totale assenza della figa…)."
"Iddio me ne scampi!!! E che ne è stato di quella buffa appendice di burle e faceti modi di dire che tanta ilarità mi cagionam, al sol ripensarci…"
"Beh, il curriculum all’incontrario è rimasto com’era. Per quanto riguarda i Detti famosi, sono stati integrati notevolmente. Ad esempio, glie ne cito alcuni dei nuovi: Non potevi suonare il flauto?; Che bel suono, sembra un violoncello; Marchetta; Grazie si accomodi: le faremo sapere… e molti altri!"
"Ah ah! mio fiero pronipote… tutto ciò mi pare oltremodo sollazzevole! Non chieggole altro, solo le auguro li miglior auspici e sì gran successo per codesto libro, in vero utile e assai piacevole."
"Grazie Maestro, scusi se l’ho disturbata… buon riposo!"
"Le porgo l’indirizzo, se volesse spedirmene graditissima copia: via paradiso del contrabbasso, terza nuvola a destra dopo il cancello di San Pietro…"
"Non mancherò! Basta che non si sappia in giro, se no poi ne vogliono tutti una copia gratis!
"Ma non si interrompa! faccia qualche nome…"
"Trebbi: Eeeeeeh… (omissis)"
(Con un suono che si allontana, lo spirito si accomiata a tempo di tarantella).
Io mi riprendo gradatamente ma subito controllo se Trebbi si trova a distanza di sicurezza. Verificatolo, tiro un sospirone di sollievo, ma non faccio in tempo a scappare che….
(L’intervista si conclude con la mia fuga solerte mentre Trebbi, eccitato dagli elogi del Maestro dei Maestri, mi insegue intorno al tavolo).
Cosa succederà alla Mattei? Riusciranno gli agenti della buoncostume ad arrivare in tempo?... Lo saprete nel prossimo numero, sempre su Xbass!
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