Castore & Polluce - Giuseppe Ettorre

 

Sonata III in La Minore - Sammartini, Giuseppe

 

Psy - Berio, Luciano

Sonata n.2 in Mi Minore op.6 - Misek, Adolf

 

S.Biagio 9 Agosto ore12.07 - Henze, Hans Werner

Contrabajeando - Piazzolla, Astor

 

Castore e Polluce - Ettorre, Giuseppe

 

Waiting for you (Scherzo n.2) per tre contrabbassi e percussioni - Ettorre, Giuseppe

 

Memorie di un'altra estate - Ettorre, Giuseppe

 

 

Il mito vuole che Zeus si invaghisse della bella principessa etiope Leda e che dall’unione dei due nascessero Castore e Polluce. Protagonisti di leggendarie imprese, si innamorarono a loro volta delle promesse spose dei cugini Idas e Linceo, e, nell'imboscata che ne seguì, Castore fu ferito a morte. Polluce, volendo seguire il destino del fratello, ottenne di vivere come Castore un giorno sull'Olimpo e uno nell’Ade. Il mito dei dioscuri, “speranza nel futuro e nostalgia di un passato perduto”. Ed è in tale ottica, in questo cd del M.° Giuseppe Ettorre, noto solista e didatta, che bisogna leggere l’accostamento tra composizioni musicali classiche, contemporanee e neoclassiciste con brani dal sapore familiare, in taluni casi forse non troppo esigenti da un punto di vista esecutivo, ma senz’altro trascinanti ed emotivamente sentiti. L’album si divide in due sezioni, l’una dedicata all’esecuzione di repertorio, in cui Ettorre viene accompagnato dal pianista Stefano Madonna, l’altra da brani dello stesso Ettorre, accompagnato - Memorie di un’altra estate - anche da un ensemble di musicisti: Giuseppe Cacciolla - percussioni, batteria -, Alan Michael Rosen - fisarmonica -, Simone Zanchini - fisarmonica - e Ciro Ettorre - chitarra acustica -.
La prima parte apre con la Sonata III in La minore di Giuseppe Sammartini, fratello del più famoso Giovan Battista, una composizione, originalmente per due violoncelli e trasposta qui per pianoforte e contrabbasso, in cui cominciano ad evidenziarsi quelle caratteristiche che nella seconda metà del XVII diventeranno tratti distintivi della prima forma sonata, sia a livello strutturale, con l’ imposizione di tre movimenti, sia a livello armonico e tematico. Segue Spy per contrabbasso solo del rimpianto M.° Luciano Berio, un brano non troppo rappresentativo degli stilemi caratteristici del repertorio del grande compositore, ma deliziosamente entusiasmante nel suo incedere lirico, poi la Sonata n.2 in Mi minore op.6 del cecoslovacco Adolf Misek, in cui 150 anni di storia della forma sonata compendiano in una summa di sonorità e sapori fortemente neoromantici e trascendentali, quasi a contrasto con la classica e formalmente impeccabile composizione del Sammartini; chiudono il delicato e solenne congedo funebre S.Biagio 9 Agosto ore 1207 di Henze, dove Ettorre mostra tutta la sua perizia ed espressività in un brano non certo semplice per gli accostamenti strutturali e linguistici spesso incostanti ed imprevisti, e Contrabajeando, di Astor Piazzola, originariamente per bandoneon e qui proposto nella revisione di Josè Bragato.
E poi la seconda parte, dedicata alle composizioni dello stesso Ettorre, le quali presentano caratteristiche divergenti e contrastanti, talvolta dai toni affettuosi e passionali, più vicini a liriche ed espressività tipiche della world music, con citazioni e strutturazioni formali che attingono dal repertorio della canzone popolare - Castore e Polluce, Memorie di un’altra estate -, talvolta meditati, come nel brano Waiting for you per tre contrabbassi e percussioni, dove la riproposizione della melodia avviene in un continuo sovrapporsi contrappuntistico calcolato senza scadere nel tedioso.
Castore e Polluce, “speranza nel futuro e nostalgia di un passato perduto”.

Riccardo Valsecchi